Si parte col pepe, che sia Gricia, Carbonara o Cacio e Pepe. Il pepe deve essere tostato—basta un minutino.
1 cucchiaio pepe nero
Passiamo al guanciale—la metà in peso rispetto alla pasta. Come per la Carbonara e l’Amatriciana, lo tagliamo a listarelle.E via in pentola! Ci raccomandiamo, fiamma medio bassa ed alziamo solo alla fine. Così il nostro bel guanciale rimarrà croccante fuori ma morbido dentro… anche dopo la sfumatura.
160 g guanciale
Mentre rosola, facciamo cuocere la pasta: spaghetti, tonnarelli o quello che vi pare—anche pasta corta. Poca acqua, ci raccomandiamo.
320 g pasta
Ora, lo sfumiamo con del vino bianco, così come facciamo per l’Amatriciana, ma se non volete il retrogusto del vino potete saltare.Mettiamo da parte il guanciale e lasciamo tutto questo bel succo in padella.
½ bicchiere vino bianco
Portiamo la pasta. Si è fatta trequarti di cottura in pentola, scoliamo e mettiamo in padella. Giriamo un po’… aggiungiamo un paio di mestoli d’acqua di cottura. Giriamo ed iniziamo a formare questa emulsione tra amidi e grassi.Adesso, mettiamo il pepe bello ed il nostro guanciale sublime rimasto croccante anche dopo la sfumatura perché è stato cotto per bene.
Passiamo al cacio: pecorino semi stagionato, la metà in peso rispetto alla pasta. Mettiamo un mestolo d’acqua di cottura a filo per evitare che la temperatura vada oltre i 60 gradi e giriamo.Quando raggiungete questo risultato, sembra quasi una ricotta in consistenza… è pronta.